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al testo di Ferdinando Giordano
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E tu, incuneato nello sguardo, avevi un occhio di riguardo per l’altro, per i visitatori con terre finite nelle orbite e documenti senza un'ombra di riconoscimento. Ci presentò la doglia; ed una pozza si liberò dell’acqua sotto i nostri piedi: quanto bastava per dire “scusami” insieme tremuli e margherite strette al vento. Ossia, i petali congiunti esistono meglio, ma lo stelo della lingua regge dell’altro.
(a F.F. - alive)
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